Repurposing significa letteralmente “riutilizzare”, ed è una di quelle cose da imparare bene se non vuoi scoppiare dopo pochi mesi di lavoro sulla tua comunicazione e il tuo marketing.
Con repurposing intendiamo il riutilizzo di contenuti o parti di contenuto su altri mezzi che non siano quello iniziale: ad esempio, da un video pubblicato su YouTube possiamo trarre dei post scritti per la nostra pagina Facebook, delle citazioni per il nostro Instagram o dei video brevi da pubblicare sul nostro profilo LinkedIn.
Prima di spiegarti come fare repurposing in maniera corretta e darti tanti spunti per sfruttare al meglio ogni contenuto che crei, ecco qualche motivazione per cui fare repurposing è cosa buona e giusta, e perché non dovresti pensare di stare barando se riutilizzi dei contenuti.
Perché fare repurposing (e perché non è “barare”)
Ecco perché ripetiamo i concetti e riutilizziamo i contenuti, in sostanza, perché facciamo repurposing:
1. Non tutte le persone che ti seguono su un canale verranno a seguirti anche sugli altri, anzi, è più probabile che ogni persona abbia un canale preferito e che ti segua su quello. Inoltre, non è affatto scontato che chi ti segue visualizzi tutti i post che pubblichi su un determinato canale, quindi è assolutamente possibile, consigliabile e utile riutilizzare i contenuti su diversi canali.
2. I concetti che fanno parte del tuo messaggio centrale vanno ripetuti tante e tante volte per far sì che i tuoi potenziali clienti capiscano cosa fai, come lo fai, e come risolvi i loro problemi. Se hai lavorato bene sul tuo cliente ideale saprai bene quali sono questi temi, e non solo non c’è nulla di male a ripeterli, ma DEVI ripeterli spesso per far sì che il tuo content marketing* funzioni.
*Content marketing: l’insieme di contenuti che pubblichi sui tuoi social, sul tuo blog, sulla tua newsletter in cui non vendi direttamente un prodotto o un servizio, ma dimostri ampiamente al tuo cliente che sei un’esperta del tuo campo, sai qual è il suo problema, sai come risolverlo, e in sostanza, sei la persona giusta per risolverlo.
3. A molte persone non dà fastidio rivedere uno stesso contenuto o parti di un contenuto che hanno già visto, anzi. Prima cosa, le persone hanno un livello di attenzione molto basso, ed è facile che si dimentichino rapidamente di qualcosa che hanno visto o letto in precedenza (se hai un lettore così, complimenti, hai un fan… o uno stalker 🤣).
Tornando serie, mi sono capitate più volte persone che magari si ricordavano di un contenuto già pubblicato o di un concetto già espresso che erano molto grate per quella ripetizione, perché quel concetto gli era piaciuto molto in passato, l’avevano dimenticato, ed era stato piacevole ripassare il concetto.
Hai visto?
4. Fare repurposing dei contenuti è utilissimo per raggiungere persone che fruiscono i contenuti in maniere diverse: rendere un blog post un post breve con concetti più stringati può raggiungere la persona che non legge contenuti lunghi, trasformare un blog post in un podcast può raggiungere chi non legge (o magari non può leggere) e preferisce ascoltare.
Riutilizzare i propri contenuti in diversi formati è anche un’espressione di inclusività, bello, no?
5. Quando utilizzi i social è importante testare quali contenuti funzionano meglio, su che canale funzionano meglio, in quale combinazione di testo e media di tua scelta funziona meglio. Utilizzare uno stesso contenuto più volte ti aiuta a fare anche questo, a testare diversi posizionamenti e combinazioni e ad aiutarti in futuro nella creazione dei tuoi contenuti. E ricorda, lo fai sicuramente per te stessa, ma anche per chi ti segue. A questo proposito passo direttamente al punto numero sei…
6. L’offrire tanti contenuti gratuiti non riguarda solo ed esclusivamente il fare marketing con l’obiettivo unico di trasformare il pubblico in clienti, riguarda anche il portare il messaggio che ci sta a cuore nel mondo, e cosa c’è di più funzionale a questa missione del sfruttare al meglio i contenuti in cui hai messo anima, amore e lavoro?
Concludo la mia opera di convincimento dicendoti che nel creare i contenuti ci metti tanta energia, tanto lavoro, tanto tempo: perché non onorare quel tempo e quella energia utilizzando i tuoi contenuti in più modi possibili?

Come fare repurposing in modo corretto
Inizio con il modo sbagliato di fare repurposing: collegare il tuo account Instagram alla tua pagina Facebook così che i post si pubblichino automaticamente su entrambi nello stesso momento NON è fare repurposing. Allo stesso modo, copiare e incollare uno stesso post a pochi giorni di distanza e ripubblicarlo tale e quale sullo stesso canale o su un canale differente non è il modo giusto per sfruttare al meglio lo stesso contenuto.
Attenzione: questo vale per la maggior parte dei contenuti di valore, ma può anche non valere in caso di annunci, post che indicano scadenze, comunicazioni urgenti e così via. Questi a mio avviso possono essere anche ripubblicati quasi identici su diversi canali.
Un altro caso in cui puoi ignorare questa regola è se sei arci stra sicura che su un canale non ti seguano persone che ti seguono sugli altri canali: per quanto mi riguarda LinkedIn è uno di questi, difficilmente su LinkedIn avrai gli stessi contatti che hai su Instagram o Facebook, puoi quindi pensare di riutilizzare interi contenuti su questo canale, anche a distanza di poco tempo l’uno dall’altro.
Per fare repurposing in modo corretto queste sono le regole base:
- Non copiare e incollare in toto un articolo per ripubblicarlo sullo stesso canale dieci giorni dopo o anche su un canale diverso, e come detto sopra, non attivare il cross posting (la pubblicazione automatica su più canali allo stesso momento).
- Puoi copiare e incollare un post da un canale all’altro, ma lascia passare almeno qualche mese, e cambia qualcosa come ad esempio l’immagine allegata (sì, qualcuno se ne ricorderà, ma come ho detto qualche paragrafo più su, non se la prenderà affatto a male e quel contenuto raggiungerà tantissime nuove persone che non l’avrebbero mai potuto consumare altrimenti);
- Pensa in modo trasversale: un video può diventare un testo, un testo può diventare un audio, un articolo del tuo blog può diventare una grafica per il tuo Instagram. Apri la mente e guarda tutte le possibilità!
Un ultimo avvertimento: a volte devi creare contenuti pensando già che potrai riutilizzarli. Ad esempio, quando scrivi un post sul tuo blog, copialo anche in un documento dove hai una lista di tutti i blog post che hai mai pubblicato, oppure se sei una persona super organizzata potresti addirittura creare uno spreadsheet di Excel e inserire il titolo del blog post, il link, e magari le parole chiave dei punti che hai affrontato nel post; ti tornerà molto utile quando andrai a creare i contenuti per i tuoi social!
Allo stesso modo, quando fai una diretta su Facebook o su Instagram, tieni presente che quel video potrai riutilizzarlo in diversi modi. Assicurati quindi di avere una buona luce, di guardare in camera e non costantemente te stessa o i commenti, di fare pause ragionate prima di passare a leggere i commenti e di rispondere alle domande che ti fanno nei commenti evitando di fare nomi e sempre guardando in camera: in questo modo potrai riutilizzare anche le tue risposte come mini video mirati su argomenti specifici. L’importante comunque è utilizzare una buona luce e fare pause tra una frase e l’altra, così quando andrai a ritagliare il video avrai vita più facile.
Sii lungimirante e furba.
Crea i tuoi contenuti tenendo ben presente che li riutilizzerai in futuro. Renditi la vita più facile!

Idee per fare il repurposing di un blog post
I blog posto sono materiale sacro, perché di solito dentro ci sono tanti argomenti, tanti punti, e ognuno di questi può essere trasformato in un contenuto più piccolo e mirato. Vediamo alcuni spunti:
- Prendi ogni punto del tuo blog post (soprattutto se è uno di quelli del tipo “5 cose da fare…” o “7 errori da evitare…”) e trasformalo in un carosello di Instagram;
- Prendi dei paragrafi del tuo blog post, riadattali e ripubblicali come testo scritto sui tuoi canali social come Facebook, Instagram o LinkedIn;
- Trasforma il tuo blog post in un documento di LinkedIn (hai presente quei post “scorrevoli” di Linkedin dove sono presenti diverse slide? Ecco.);
- Prendi uno dei punti affrontati nel blog post e approfondiscilo in una storia di Instagram (e così per tutti i punti affrontati nel blog post, hai visto quante idee per le tue storie sono appena spuntate fuori?), puoi fare la stessa cosa su un video più lungo su IGTV o in una diretta su Instagram o su Facebook;
- Copia delle citazioni brevi e trasformale in grafiche per i tuoi social;
- Trasforma il contenuto del blog post in una puntata breve di un podcast;
- Trasformalo in una newsletter o in un’email che viene inviata all’interno di un funnel;
- Crea delle infografiche da condividere su Pinterest con i punti salienti del blog post.
Idee per fare il repurposing di una diretta su Facebook
Hai appena fatto una diretta lunga un’ora su Facebook, e che fai, la lasci deperire lì, sotterrata da tutti i nuovi post dove nessuno la guarderà mai più? Certo che no, ecco alcuni modi in cui farla rivivere dandole la considerazione che si merita:
- Crea dei post scritti da pubblicare su Facebook e Instagram;
- Ritaglia piccole parti di video da 30 secondi/ 1 minuto e utilizzale per Pinterest o per delle Storie e Reels su Instagram;
- Ritaglia 10 minuti di video e riutilizzala come puntata di una serie sul tuo IGTV su Instagram;
- Prendi frasi incisive che hai detto nella diretta e trasformale in citazioni da pubblicare su Pinterest, Facebook e Instagram;
- Trascrivi buona parte della diretta e falla diventare un articolo su LinkedIn;
- Estrai l’audio, fai le modifiche del caso e trasforma la diretta in una puntata del tuo podcast;
- Ritaglia le parti in cui ti sei impappinata e fai un video divertente di bloopers per le Storie o i Reel di Instagram;
- Prendi spunto dalle domande che ti sono state fatte e scrivici una newsletter;
- Trascrivi la diretta e trasformala in un blog post non per il tuo blog, ma per il blog di qualcun altro (guest post, oppure puoi proporlo a un magazine);
- Puoi aggiungere un intro, fare le modifiche del caso, e caricarlo su YouTube.
Ecco questi sono giusto due esempi, ma sbizzarrisciti con la creatività e non pensare di dover reinventare ogni volta tutto daccapo, davvero, non serve e non è né utile, né produttivo, né funzionale alla tua salute psicofisica e al successo del tuo business.
Gli strumenti utili per fare repurposing
- Google documents: tutti i post che scrivo sui social li inserisco in un documento di testo nel mio Google Drive, così da averlo a portata di mano in qualsiasi momento e da qualsiasi device io stia utilizzando (computer, smartphone, un altro computer…).
- Canva.com: è ovvio che Canva sia lo strumento da utilizzare perché non siamo designer, e vogliamo le cose facili e veloci. Ma lo sai che la versione di Canva a pagamento ti aiuta molto nel repurposing? Con Canva Pro puoi caricare i tuoi font, i tuoi loghi e delle palette di colori a cui avrai sempre accesso mentre crei le tue grafiche, e puoi automaticamente trasformare ogni grafica nelle dimensioni giuste per tutti i canali con un click (è la funzione Magic Resize, poi dovrai fare piccoli aggiustamenti, ma ti fa risparmiare un sacco di tempo!). Oltretutto hai un numero infinito di template e immagini di stock da cui attingere, praticamente il paradiso.
E la ciliegina sulla torta è che Canva ha al suo interno uno scheduler, il che significa che puoi programmare direttamente da dentro Canva su praticamente tutti i social (a parte Instagram). - Kapwing.com: ti presento il re di tutti i video editor online, e lo strumento che ti salva la vita. Oltretutto è gratuito SEMPRE, e non ti mette nessuno watermark (simbolo sopra al video), devi solo creare un account gratuito e cominciare a lavorare. L’unico neo della versione gratuita è che è più lenta a processare i video e ti salva i progetti solo per una settimana, mentre la versione a pagamento è più veloce e snella e puoi creare dei progetti (quindi dei template di video) che riutilizzi vita natural durante, risparmiando tempo.
Quindi che fa Kapwing? Tutto! Puoi ritagliare i video, ridimensionarli automaticamente con le dimensioni standard di tutti i social principali, aggiungere loghi, inserire slide, e c’è anche la funzione fantastica di auto generare i sottotitoli, cioè inserisce da solo i sottotitoli, addirittura da poco tempo a questa parte hanno anche aggiunto la funzione di tradurli, quindi se tu hai un video in italiano, con un solo click puoi aggiungere automaticamente i sottotitoli in russo se vuoi (certo poi ti conviene rileggerli perché soprattutto se non hai una dizione perfetta alcune parole le travisa e le trascrive male, e di conseguenza le traduce anche male). - iMovie se hai un Mac e Movavi Video Editor se hai Windows: il primo è gratuito e c’è già dentro ogni iMac o Macbook che acquisti, il secondo è a pagamento ma lo paghi una volta e ce l’hai per sempre (costa sui €40). Perché ti consiglio due programmi di video editing dopo averti presentato Kapwing che è pure gratis? Perché Kapwing fa fatica con i video molto lunghi, soprattutto se non hai una connessione super veloce, quindi ti conviene usarlo per contenuti di massimo 10 minuti, ecco perché è meglio fare i grossi tagli prima, offline, e poi caricare già la parte più breve su cui devi lavorare su Kapwing. Io utilizzo iMovie e lo trovo perfetto per tagliare e inserire transizioni, poi carico tutto su Kapwing e mi creo le varie versioni dei video, di varie grandezze, con i sottotitoli etc.
- Video Downloader PLUS: questa è un’estensione di Chrome, quindi se non utilizzi Chrome dovrai trovare una cosa equivalente. Serve a scaricare facilmente i video che hai pubblicato sulla tua pagina Facebook o nel tuo gruppo Facebook.
Siamo arrivati alla fine, spero che tu abbia fatto il pieno di spunti e sia pronta a fare onore a tutti quei contenuti dimenticati nei meandri del tuo blog o della tua pagina Facebook, per ridare loro nuova vita e tutta la gloria che meritano!
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